Cercare un lavoro: domani lo faccio!

Stai pensando di cambiare lavoro? Allora pianifica il tempo che dedicherai alla ricerca, ogni settimana.

Cercare un lavoro è impegnativo ed è un lavoro, perché per riuscire nell’intento è necessario dedicare un tempo preciso e non sporadico.
Ogni volta che pensi “devo aggiornare il mio cv” capita qualcosa che ti costringe a spostare quell’attività in un altro momento. “Ok, lo faccio dopo” ma dopo è già sera ed è troppo tardi. “Domani lo faccio!” ma il giorno dopo devi fare qualcosa di più urgente, ecc.

Se stai cercando di cambiare lavoro, il tempo per farlo è sempre poco, quindi ti consiglio di programmare ogni giorno il tempo che dedicherai alla tua ricerca.
Ogni giorno un tempo in cui:

  • aggiorni il cv e il profilo in LinkedIn,
  • leggi gli annunci delle agenzie,
  • analizzi i portali dedicati,
  • valuti le aziende presenti nell’area di tuo interesse,
  • visiti i siti aziendali alla scoperta di posizioni aperte,
  • se non ci sono annunci valuti l’autocandidatura e scopri che hai bisogno di riposizionare il tuo cv per quel ruolo che ti interessa.

Tutto questo non si fa in 10 minuti tra un allenamento e la spesa.

Prima di tutto definisci gli obiettivi che vuoi raggiungere, es. voglio cambiare lavoro entro 6 mesi, voglio trovare lavoro più vicino a casa, voglio trovare lavoro in un’azienda più innovativa.
Naturalmente gli obiettivi non sono sogni, sono elementi necessari per orientare la ricerca e sono raggiungibili.

Dopo bisogna decidere quanto tempo vuoi dedicare alla ricerca del lavoro: più è urgente la necessità di cambiare più deve essere alto l’impegno. Il mio consiglio è di dedicare un po’ di tempo ogni giorno o una mezza giornata 1 giorno alla settimana, per non lasciare troppo tempo tra un filo e l’altro della ricerca; la continuità premia le idee e la capacità di prendere decisioni.

Se vuoi attendere la fine del contratto per cercare un lavoro (tanto ci sarà la NASpI!) c’è il rischio che passeranno dei mesi o 1 anno prima di iniziare un nuovo lavoro. La causa non è la mancanza di lavoro – io vivo in Veneto dove il lavoro non manca – è che ci facciamo sfuggire il tempo.
Senza renderci conto è passato un anno, in cui ci siamo presi il tempo per una breve vacanza, abbiamo sistemato la casa, ci siamo dedicati ai figli o ai genitori.
“Intanto ho chiesto un po’ in giro se c’era qualche azienda che cercava, ma non sono stato mai fermo.” “Ho lavorato a casa, senza stipendio, e adesso che la NASpI sta finendo devo cercare lavoro con urgenza”. Sono frasi che sento ogni giorno: a questo punto la scelta professionale è condizionata dalla necessità e bisogna anche spiegare nel colloquio come mai non si lavora da un anno.

Pensa adesso a quale lavoro vuoi fare e mettiti con impegno a cercarlo.