Qual è la cosa più importante nel lavoro, secondo te?
Se qualcuno mi avesse fatto questa domanda qualche anno fa avrei risposto: il successo, la crescita della mia azienda e creare ricchezza per me e per gli altri, assumendo personale.
Oggi rispondo: un lavoro che mi dia soddisfazione, che venga remunerato equamente, che non sia totalizzante per poter avere energie anche per la vita dopo il lavoro.
Noi cambiamo idea su ogni cosa, perché cambiano noi e le nostre priorità. Per questo un lavoro a un certo punto può risultare stretto e non corrispondere più alle nostre esigenze. Non c’è niente di strano; oggi un lavoro non è per tutta la vita perché abbiamo tante vite da vivere a seconda della nostra età e delle nostre esperienze.
Più cerchiamo la corrispondenza di noi stessi nel lavoro e più abbiamo bisogno che questo cambi con noi.
Ho avuto la possibilità, dopo la laurea, di avere un lavoro che sarebbe stato quello di tutta una vita, il posto fisso. Mi è capitato di pensare, nei momenti più bui, che feci un errore a non accettare quell’impiego, ma oggi ho capito che se l’avessi fatto ora sarei molto infelice. Non riesco a immaginarmi come una persona diversa al lavoro e fuori, io sono sempre la stessa con precisi valori ed esigenze; il lavoro mi deve corrispondere.
Se le tue priorità sono cambiate, se il lavoro che stai facendo da qualche anno non ti soddisfa più e non risponde alle tue esigenze, forse è arrivato il momento di cambiare.
- Il cambiamento è affrontabile anche in questi momenti di crisi – è dal 1993 che sentiamo dire che c’è la crisi del lavoro – quindi andiamo oltre i momenti storici e concentriamoci su noi stessi.
- Il cambiamento può essere una cosa enorme, come cambiare azienda e città, oppure un piccolo passo, come cambiare reparto, orario di lavoro, colleghi.
- Fai il cambiamento che puoi sostenere.
Se hai capito che è ora di cambiare, ma non sai in quali direzione andare, prima di licenziarti e prendere una decisione affrettata, chiamami ne parliamo insieme.
